IL CANE Marina Barone

Il cane

Marina Barone

Testo di MARINA BARONE
Musica di PAOLO BALDAN BEMBO - SILVIO AMATO

E' legato è qui davanti,
lui mi guarda e mi trapassa
con quegli occhi suoi di cane;
come frusta i suoi lamenti,
sono nascosti dalla pioggia, dai rumori della gente.

E' legato ha due catene
una al collo e l'altra al cuore,
come tagliano pian piano
mentre il pelo è già inzuppato
quanto amore per quell'uomo.

E lui lo guarda con quegli occhi,
con quegli occhi suoi di cane;
è felice ha il suo padrone che lo picchia,
ma è il suo padrone.
Piove ancora e lui avrà freddo,
quasi è buio ed ho freddo anch'io;
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa,
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via.

Forse è solo ed ha paura, sembra in pena ma per chi
.come un cieco sta aspettando
chi accompagni il suo destino,
cane vecchio e malandato
ma con gli occhi da bambino.

E' legato ha due catene
una al collo e l'altra al cuore,
come tagliano pian piano
mentre il pelo è già inzuppato
quanto amore per quell'uomo.

E lui lo guarda con quegli occhi,
con quegli occhi suoi di cane;
è felice ha il suo padrone che lo picchia,
ma è il suo padrone.
Piove ancora e lui avrà freddo,
quasi è buio ed ho freddo anch'io;
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa,
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via.